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Anziana picchiata a Firenze, arrestata la badante

Pugni, testa percossa, capelli tirati ad una anziana disabile. Sono alcune delle violenze fisiche e vessazioni subite dalla 74enne di Firenze

Pugni, testa percossa, capelli tirati ad una anziana disabile. Sono alcune delle violenze fisiche e vessazioni subite da una 74enne di Firenze residente nella zona di Campo di Marte. Gravi maltrattamenti che hanno portato i carabinieri ad arrestare la badante, una 53enne peruviana, incensurata. Sono stati i carabinieri di Campo di Marte a far scattare le manette in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP Ponticelli di Firenze su richiesta del pm Cusani della locale Procura della Repubblica.

Il provvedimento scaturisce dalla gravità indiziaria documentata dalle indagini avviate in seguito alla denuncia formalizzata dal coniuge della vittima. L’uomo aveva scoperto in maniera casuale le presunte vessazioni della badante nei confronti della propria anziana moglie. Quindi l’uomo si è rivolto urgentemente ai Carabinieri per denunciare le intollerabili condizioni di vita della moglie.

Dalle indagini sembra che la badante peruviana, assunta regolarmente un anno fa, abbia sottoposto la vittima 74enne a vessazioni e soprusi di vario tipo. Percosse quotidiane tra le stesse mura domestiche che hanno portato a gravi le conseguenze fisiche per l’anziana. E che la badante sosteneva dovute a incidenti domestici, per altro mai avvenuti.

Le indagini hanno consentito di accertare che le violenze fisiche e i gravi maltrattamenti sarebbero consistiti in percosse e patimenti fisici. In più circostanze la badante avrebbe afferrato l’anziana, l’avrebbe alzata di peso tirandola per i capelli, scuotendole violentemente la testa, colpendola con pugni. Maltrattamenti imposti a scopo punitivo e ritorsivo all’anziana per la sua scarsa reattività alle sollecitazioni esterne. La donna infatti è affetta da una grave disabilità e da disturbi cognitivi. Questo avrebbe in più circostanze spazientito la badante tanto da rendere intollerabile le condizioni di vita alla vittima

L’indagata è stato associata alla casa circondariale di Firenze-Sollicciano.

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