
A Firenze i bidoni dell’immondizia tradizionali stanno lasciando il passo a quelli digitali. Un’operazione in corso e a tappe, ma che a qualcuno non sta piacendo. Soprattutto nell’area di piazza Viesseux, dove sono state danneggiate e sabotate le centraline elettroniche di 130 nuovi cassonetti. Il modus operandi è sempre lo stesso: i display dei contenitori portati in strada per incrementare la differenziata (studiati per aprirsi con una chiavetta personale o familiare) sono stati perforati con un trapano, rendendoli inservibili. Dopo il raid, messo a segno tra l’altro in via Milanesi, via Meyer, via Scipione de’ Ricci, via Zobi, via Bonaini, via Romagnosi, via Pagnini, via Bianchi, i tecnici della partecipata hanno sostituito i pezzi danneggiati, mentre l’azienda si è rivolta ai Carabinieri sporgendo denuncia per danneggiamenti dolosi.
E ora Alia vuole mettere in piedi una vigilanza per un controllo rafforzato
Insieme ad Alia querela anche il Comune: “Non ci fermeremo di fronte a qualche vandalo o criminale che rovina i nostri cassonetti”, si fa sentire l’assessore all’Ambiente, Andrea Giorgio. “Chiediamo a tutti di darci una mano, di presidiare e porre attenzione, di denunciare come abbiamo fatto noi insieme ad Alia”. Queste azioni, gli fa eco Nicola Ciolini, presidente di Alia, “sono insopportabili. Mettono in difficoltà gli utenti” e “comportano costi aggiuntivi per migliaia di euro a carico della collettività”. Per questo “siamo in contatto con l’amministrazione per verificare se sia possibile mettere in piedi iniziative di vigilanza e controllo rafforzati per contrastare questo odioso fenomeno”.
Fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it
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