La Storia… nelquotidiano. 19 ottobre

18 ottobre 1882. Nasce a Reggio Calabria Umberto Boccioni, teorico e principale esponente del movimento futurista. La sua arte subisce una svolta dopo il suo arrivo a Milano con l’incontro con Filippo Tommaso Marinetti, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini e il gruppo che firma il “manifesto del Futurismo”.

19 ottobre 1913. Nasce a Firenze lo scrittore Vasco Pratolini. Dopo aver collaborato al “Bargello” e a “Letteratura”, diretta da Alessandro Bonsanti, Pratolini dà vita, nell’agosto del 1938, con Alfonso Gatto, a “Campo di Marte”, la rivista attorno a cui si raccolgono le voci più significative dell’ermetismo italiano. Il nome di Pratolini è legato soprattutto a “Metello”, il primo romanzo di una trilogia che si sviluppa attraverso un secolo di storia patria. Seguirà “Lo scialo” e “Allegria e derisione”. Lo scrittore muore a Roma nel 1991.

19 ottobre 1882. Nasce a Reggio Calabria Umberto Boccioni, teorico e principale esponente del movimento futurista. La sua arte subisce una svolta dopo il suo arrivo a Milano con l’incontro con Filippo Tommaso Marinetti, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini e il gruppo che firma il “manifesto del Futurismo”. L’obiettivo dell’artista moderno doveva essere, secondo Boccioni, quello di liberarsi dai modelli e dalle tradizioni figurative del passato, per volgersi risolutamente al mondo contemporaneo. Quando l’Italia entra in guerra. Boccioni si arruola volontario assieme a un gruppo di artisti. Il 17 agosto 1916 muore durante un’esercitazione, cadendo dal proprio cavallo, imbizzarritosi alla vista di un autocarro.

2005. A Bagdad si apre il processo a Saddam Hussein. Accusato di crimini contro l’umanità, Hussein si dichiara innocente. L’ex dittatore appare sprezzante verso i giudici e mentre è ricondotto in cella viene addirittura alle mani con le guardie carcerarie. Il processo viene rinviato a fine novembre per l’assenza di testimoni, evidentemente terrorizzati dal dover deporre contro l’ex dittatore iracheno. Il procedimento giudiziario si conclude con la condanna di Saddam all’impiccagione. Nonostante le proteste di gran parte del mondo occidentale, la sentenza viene eseguita all’alba del 30 dicembre del 2006.

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