concerti

1980, quando la politica scoprì i grandi concerti

1980, quando la politica scoprì i grandi concerti. È il titolo della iniziativa di presentazione del libro di Alessandro Volpi che
Lucio Dalla e Francesco De Gregori

1980, quando la politica scoprì i grandi concerti. È il titolo della iniziativa di presentazione del libro di Alessandro Volpi, 1980, una lunga estate italiana. La musica che ha cambiato il consumo della politica.

Molti ricordano il grande concerto di Patti Smith a Firenze. Era il 1980 e dopo anni complicati e di contestazioni i grandi concerti tornarono negli stadi, nelle piazze, nei palazzetti d’Italia. Si mobilitarono le radio libere, i circuiti ARCI. Si mobilitarono i grandi partiti di massa, il PCI su tutti, che vi videro la possibilità di avvicinare le giovani generazioni.

Patty Smith

Di questo e di molto altro parla il documentatissimo e divertente libro di Alessandro Volpi (1980, una lunga estate italiana. La musica che ha cambiato il consumo della politica, Pisa University press ) che verrà presentato, domani, sabato 15 ottobre alla Sala la Ginestra, via Trento 84, a Poggibonsi alle ore 17:30. Durante l’incontro saranno proiettate immagini, video – alcune anche riferite alla Valdelsa di quegli anni.

L’incontro è organizzato dalla Società Storica della Valdelsa con l’Associazione “La Scintilla” e in collaborazione con l’Associazione “la Quercia”. Patrocinio del Comune di Poggibonsi.

Ingresso libero.

Viaggio tra i concerti degli anni Ottanta

Questo libro è un viaggio che dura un anno. Racconta, infatti, la storia di una parte rilevante del rapporto fra politica e musica nel corso del 1980, quando, forse per la prima volta in maniera organica, la politica si è occupata della musica, ed in particolare dei concerti.

Il tema centrale è costituito proprio dai concerti degli artisti internazionali, che in quell’anno ritornarono finalmente in Italia, e di quelli italiani, a cominciare dai cantautori. Da allora, e per almeno una decina di anni, i concerti della musica “pop” sono stati utilizzati dalla politica per cercare consensi nuovi, soprattutto tra i giovani. Tuttavia, tale sforzo ha finito per rendere la politica stessa, per molti versi, dipendente da una spettacolarizzazione destinata a restare nel tempo.

L’AUTORE
Alessandro Volpi insegna Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa. Si è occupato di storia dell’economia e della cultura nell’Ottocento e nel Novecento, pubblicando numerosi volumi dedicati alle diverse forme assunte dal mercato, con particolare riguardo all’editoria. Più di recente, alcuni suoi lavori hanno preso in esame i rapporti fra musica e politica nel contesto italiano. 

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