
FIRENZE – “Le Rsa toscane sono a rischio a causa del caro bollette. Sono vicine al collasso“. L’allarme lo lanciano Confcooperative-Federsolidarietà e Confcooperative Sanità, tra le 19 realtà nazionali che hanno firmato l’appello in cui è stato chiesto al governo un sostegno “concreto e immediato” per le rsa e le strutture residenziali. “Con il rincaro dell’energia, le perdite previste per ogni posto letto vanno da 10 a 20 euro al giorno. Un rischio che può rivelarsi drammatico per molte realtà della Toscana”: ormai “chiusure di strutture e perdite di posti di lavoro sono prossimi”, per questo “servono interventi efficaci in tempi brevi e senza indugi”, spiegano le due sigle.
Con il rincaro dell’energia, le perdite previste per ogni posto letto vanno da 10 a 20 euro al giorno
La recente decisione del governo di stanziare 120 milioni per gli enti del terzo settore che gestiscono servizi e strutture per anziani, disabili e persone svantaggiate, “va nella giusta direzione, ma sarebbe ingenuo pensare che possa bastare per i difficili mesi che ci aspettano. In queste strutture, infatti, non è possibile abbassare il riscaldamento negli ambienti né effettuare altri risparmi che andrebbero a incidere irrimediabilmente sulla qualità dell’assistenza alle persone”.
Il presidente
“Facendo nostro l’appello che le 19 associazioni nazionali rivolgono al governo- dice Alberto Grilli, presidente di Confcooperative-Federsolidarietà Toscana- ribadiamo con forza la necessità che le istituzioni, a tutti i livelli, si sensibilizzino e intervengano urgentemente. Le realtà che operano in questo settore non sono più in grado di assorbire i costi a loro imputati da un sistema che continua a non comprendere l’importanza di queste attività, dal punto di vista umano, solidale ed economico. Stiamo assistendo ad un tentativo di scaricare sulle cooperative, sulle famiglie e sugli utenti le inefficienze del sistema. Abbiamo superato il punto di non ritorno”. Per Anna Batini, coordinatrice di Confcooperative Sanità Toscana, “siamo arrivati all’assurdo del rischio di tagli al personale o di chiusura delle strutture, in una crisi che deve trovare soluzione immediata”.
Fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it
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