È stata rimossa la balenottera che si era spiaggiata a Quercianella. Le operazioni si sono concluse nella tarda serata di ieri con il recupero e lo smaltimento della carcassa di balena. L’animale si era spiaggiato martedì scorso.
Le operazione sono state coordinate da un tavolo tecnico in vista del drastico peggioramento delle condizioni meteomarine. Peggioramento in atto già nelle prime ore del mattino di oggi. Il tavolo ha definito le più idonee modalità di rimozione della carcassa. E soprattutto il sito ove condurla per il successivo smaltimento.
Al tavolo tecnico hanno preso parte Comune di Livorno, Guardia Costiera, Autorità di Sistema Portuale (AdSP), Vigili del Fuoco, Osservatorio Toscano per la Biodiversità, Arpat, e le ditte incaricate (Fratelli Neri, ditta Bettarini e ditta Petracchi). La conclusione stata che il luogo più idoneo e sicuro per effettuare le operazioni di imbracatura e sollevamento sarebbe stato l’ambito portuale.
La Capitaneria di Porto, dunque, d’intesa con l’AdSP, ha autorizzato le attività. Questo dopo aver sentito i rimorchiatori e la ditta Bettarini. E dopo le opportune valutazioni di carattere tecnico-operativo per individuare il sito ottimale ove condurre la carcassa,
Per la rimozione della balenottera intervento coordinato da un tavolo tecnicoa
Le prime operazioni di rimozione in mare, condotte da personale della Guardia-Costiera e dei Vigili del Fuoco, si sono presentate particolarmente complesse. E si sono protratte oltre il previsto a causa delle condizioni meteo-marine non più ottimali che creavano forte risacca sottocosta.
Ciononostante, grazie all’elevata perizia marinaresca degli operatori subacquei dei Vigili del fuoco e del personale della Guardia Costiera, la carcassa è stata allontanata dagli scogli. E presa a rimorchio dalla Motovedetta CP 2089.
Nel frattempo, dal porto di Livorno era stato fatto partire il rimorchiatore Pacini della soc. F.lli Neri che, una volta raggiunta la CP 2089, ha preso a sua volta a rimorchio la carcassa per condurla a lento moto in porto.
Scortato dalla vedetta della Guardia Costiera e dal battello dei Vigili del Fuoco il convoglio è arrivato in sicurezza presso la Darsena Petroli, accosto 12. Questa era la banchina prescelta per agevolare le successive attività in considerazione soprattutto del forte vento.
Particolare cura è stata posta dalla Sala Operativa della Capitaneria nella gestione del traffico portuale durante tutta la manovra di ingresso in porto del convoglio.
Un esemplare di 16 metri e 40 tonnellate di peso
In banchina era stato frattanto predisposto tutto il necessario per avviare le operazioni di sollevamento dal mare del cetaceo. Soprattutto tenendo in debito conto le sue grosse dimensioni (quasi 16 mt di lunghezza per 40 tonnellate di peso). E il suo avanzato stato di decomposizione.
I sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno passato delle robuste fasce al di sotto della carcassa che con un grosso carro-gru è stata sollevata. E poi poggiata in banchina su teli impermeabili.
Presente nei pressi della banchina, a scopo precauzionale, anche un battello disinquinante della ditta Labromare. Questo per l’eventuale recupero di residui che accidentalmente potevano essere dispersi in mare.
Le operazioni, che hanno potuto contare sul contributo della locale Protezione Civile per la necessaria illuminazione, si sono concluse a tarda sera con l’avvio a smaltimento della carcassa. Ed il lavaggio e disinfezione del sito.
L’animale, di cui purtroppo non è stato possibile appurare le cause del decesso, è stato classificato dagli Enti scientifici come una femmina di balenottera comune. Sono stati prelevati campioni di organi, muscolo ed adipe per indagini batteriologiche e virologiche.
La sinergia, la prontezza operativa e l’elevata perizia con cui si sono attivati tutti i soggetti intervenuti hanno consentito la rimozione della carcassa dalla costa in estrema sicurezza. Prevenendo potenziali rischi per l’igiene, per l’ambiente marino e per la sicurezza della navigazione
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