Dopo il bambino investito con la mamma davanti alla Coop, i cittadini chiedono maggiori controlli, dossi, manutenzione. Monta la rabbia dopo l’incidente che ieri ha visto un bambino di 5 anni e sua mamma di 36 anni investiti davanti alla Coop di via Diaz di Colle Val d’Elsa.
Su i vari gruppi Facebook sono in tantissimi a chiedere di mettere dossi e di avere una maggior presenza dei vigili oltre ad una maggior manutenzione delle strisce pedonali. Ma accusato principale è la velocità.
«Via Diaz è pericolosa, è la strada più trafficata di Colle. Le auto vanno veloci per non parlare degli attraversamenti pedonali, uno peggio dell’altro. Quello su via Diaz perché le macchine accelerano tutte in quel tratto. Quello laterale, vicino ai carrelli, perché li le macchine svoltano a destra senza pensare che potrebbero esserci i pedoni».
Proteste e polemiche dopo il bambino investito in via Diaz
Chiedono maggiori controlli «anche a via Gramsci dove corrono come dei pazzi» mentre «il problema di via Diaz è che devi stare attentissimo ai pedoni, perché magari sei sovrappensiero, te li ritrovi davanti». Qualcuno suggerisce di «portare via le macchine sempre parcheggiate dalla parte della Coop e i pedoni spuntano, a volte, da dietro la macchina posteggiata. Si vede all’ultimo momento».
E chiedono soluzioni: «bisogna che mettano dei dossi assolutamente. Io abito in zona e vi assicuro che in via Diaz spesso si fanno le corse. Anche il controllo elettronico di velocità potrebbe aiutare». Ma un commerciante ricorda come «i dossi sono stati già richiesti in passato ma hanno detto di no. Non è una strada giusta». Poi c’è chi sottolinea come a Colle sia «un continuo correre, e non solo di notte».
Anche fuori dal centro la velocità è al primo posto in po’ ovunque. «Dove vivo io a Borgarello più che una strada provinciale pare il circuito di un gran premio. Non c’è né uno che passi piano, auto e camion che siano. E poi i sorpassi anche se hai la freccia per svoltare . Oramai c’è solo da aspettare la tragedia anche qua. Mi chiedo cosa ci voglia per installare dei dossi per limitare la velocità almeno ai passaggi pedonali».
Insomma «c’è un’inciviltà assoluta e diffusa, non esiste più nessun rispetto del prossimo».
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