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Incendio di Greve in Chianti partito dalla scintilla di un mezzo agricolo. Stamani di nuovo 2 elicotteri in azione. Distrutti 11 ettari

Denunciato operaio agricolo per l'incendio che ieri ha

È stata una scintilla, partita da un mezzo agricolo, a scatenare l’incendio che ieri (27 giugno) ha messo a rischio alcuni agriturismi nella zona di Riseccoli a Greve in Chianti. Incendio che stamani mattina è ripartito e ha richiesto l’intervento di due elicotteri per spengere le fiamme.

Sono stati i carabinieri della Stazione CC forestale di Figline e Incisa Valdarno (Fi) in servizio di perlustrazione sul territorio, a risalire alle cause.

Dopo aver avvistato una consistente colonna di fumo provenire dalla zona di Greve in Chianti, la pattuglia si recava a verificare la causa di tale evento, scoprendo che in località Riseccoli in Comune di Greve in Chianti, era in corso un incendio boschivo che dapprima aveva interessato un prato sfalciato di recente, adiacente ad un vigneto, propagandosi poi nel limitrofo bosco di alto fusto, costituito da pini e cipressi.

Dagli accertamenti eseguiti nell’immediatezza dei fatti e dalle informazioni testimoniali raccolte, è emerso che l‘incendio era scaturito a seguito di lavorazioni agricole eseguite in un vigneto con trattore e relativo apparecchio per triturare la vegetazione posta nei filari della vigna (“trincia” funzionante con presa di forza della trattrice).

L’uso dell’apparecchio trinciante aveva provocato delle scintille che, cadendo nell’erba secca del limitrofo prato sfalciato di recente, aveva innescato un incendio. Le fiamme avevano interessato inizialmente il terreno prativo per poi propagarsi velocemente, anche a causa del forte vento, nel bosco confinante.

La superficie percorsa dall’incendio è stata stimata in circa undici ettari.

L’operaio agricolo è stato dunque segnalato all’autorità giudiziaria per il reato di incendio boschivo colposo, avendo causato, per colpa, un incendio boschivo a seguito di lavorazioni agricole da cui sono scaturite scintille che hanno innescato l’incendio propagatosi in area boscata.

La pratica agricola di trinciatura, necessaria per l’eliminazione di erba incolta, è fortemente sconsigliata nel periodo estivo durante le ore più calde della giornata, ed evitato del tutto in presenza di vento, quando il rischio incendi è elevato.

I Carabinieri forestali rammentano che, per il rischio di incendi boschivi, a partire dall’11 giugno vige il divieto assoluto di abbruciamento dei residui vegetali, stabilito dalla Regione Toscana. Si concluderà il 31 agosto, salvo proroghe in base all’andamento stagionale. Visto il periodo a rischio per lo sviluppo e la propagazione di incendi boschivi in tutto il territorio toscano, è vietata qualsiasi accensione di fuochi, a esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno di aree attrezzate.

Chi viola questo divieto incorre nella sanzione amministrativa di 240,00 euro, importo che sale a 2066,00 euro nel caso in cui l’abbruciamento avvenga all’interno delle aree a rischio particolarmente elevato, nei Comuni indicati dalla disposizione regionale. Scatta anche la denuncia penale nel caso in cui il fuoco si propaghi o possa propagarsi in un’area boscata.

Stamani di nuovo fiamme e elicotteri in azione per spengere l’incendio

La siccità, l’assenza di umidità notturna, il forte vento di questa mattina e la tipologia del sottobosco rendono particolarmente difficili le operazioni di bonifica e contenimento dell’incendio, scoppiato in località Riseccoli, nel Comune di Greve in Chianti, uno dei 22 divampati in Toscana nella sola giornata di ieri.

Le fiamme hanno divorato al momento 11 ettari e mezzo, tra aree boschive e campi incolti. Le squadre antincendio, vigili e all’opera giorno e notte, sono sul posto da ieri (27 giugno) e, nonostante l’intervento ininterrotto di 60 volontari che hanno agito contemporaneamente nei diversi focolai e riprese scaturiti dalla gola della collina, l’incendio non è stato ancora domato.

A causa di una nuova ripresa che si è sviluppata all’alba per circa 5mila metri quadri, oltre al personale da terra, sono stati impiegati due elicotteri del sistema AIB regionale con l’obiettivo di circoscrivere il perimetro dell’incendio.

«Le caratteristiche del sottobosco, costituito da pini secchi, campi abbandonati e terrazzamenti con importanti pendenze – fanno sapere i volontari dell’antincendio boschivo La Racchetta – rappresentano l’ostacolo maggiore per accedere alle aree dell’incendio, di cui si sono sviluppate varie riprese in tempi brevi».

Per questa ragione il Comune ha messo a disposizione un veicolo speciale, una ruspa giunta sul posto poco fa, necessaria a creare strade che consentano alle squadre dei volontari di accedere e addentrarsi nei luoghi più impervi dell’impluvio della collina.

«Bisogna tornare indietro di dieci anni per ricordare un incendio di dimensioni simili a quello che sta divampando da ieri nel nostro territorio – sottolinea il sindaco Paolo Sottani – anche questa seconda giornata, non sarà facile e dovremo aspettare ancora qualche giorno probabilmente per bonificare in via definitiva l’incendio, un evento di portata eccezionale che stiamo gestendo grazie all’impegno davvero encomiabile della la squadra dei volontari La Racchetta, di tutto il sistema AIB regionale, dei Vigili del Fuoco e delle forze degli enti preposti».

La SP16 è aperta e regolarmente transitabile.

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