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Narcos: a Firenze e Prato non è fiction ma una triste realtà

Traffico di droga e narcos che hanno invaso Firenze e

Narcos si gira, anzi no, si vive in tra Firenze e Prato. L’operazione di ieri (2 febbraio) della Guardia di Finanza conferma l’importanza dell’area Firenze- Prato come snodo del traffico di droga in asse con i porti di Rotterdam ed Anversa.

Salvatore Calleri presidente e Renato Scalia ufficio presidenza Fondazione Antonino Caponnetto spiegano che «la brillante operazione della Gdf di ieri partita da Firenze e Prato e che ha toccato Milano e l’Olanda è molto interessante».

I perché sono nel fatto che «si conferma l’importanza dell’area Firenze- Prato come snodo del traffico di droga in asse con i porti di Rotterdam ed Anversa» e che «siamo di fronte a dei narcos marocchini che fanno affari in Belgio ed Olanda, molto probabilmente, ma da verificare, con la “mocro maffia” che gestisce le importazioni al porto di Rotterdam ed Anversa».

Inoltre «il riciclaggio del denaro narcos riguarda anche normali attività commerciali che essendo finanziate dal traffico di droga non sentono la crisi economica accentuatasi nel periodo pandemico». E «si conferma una presenza narcos diversa dalle organizzazioni tipicamente italiane ma non per questo meno importanti».

Calleri e Scalia credono che questa «sia l’occasione giusta per mettere in evidenza uno strano fenomeno che si sta verificando in questi ultimi tempi. Abbiamo notato numerosi lanci di fuochi di artificio che a cadenza irregolare ed ad orari diversi si sentono in alcune città del nord tra cui Firenze, 2 volte nell’ultima settimana, che destano preoccupazione in quanto potrebbero essere segnali narcos in merito a carichi di droga come avviene in numerose città del centro sud per volontà della mafia».

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