
Il rientro dalle vacanze natalizie è stato veramente critico per la scuola. Nella prima settimana di lezioni, il 30% dei docenti è stato assente per aver contratto il Coronavirus o per contatto stretto con positivo.
I dirigenti sono costretti a riorganizzare i moduli orari con classi che posticipano l’entrata o anticipano l’uscita, assenza di bidelli che non sono sostituibili nell’immediato, assenza del personale di segreteria. Docenti supplenti che non si trovano e quindi sono nominati laureati che non hanno mai insegnato, privi di abilitazione, senza aver mai frequentato corsi di formazione.
In ogni classe ci sono alunni positivi o in quarantena, a partire dalla scuola dell’Infanzia fino alla Secondaria di Secondo grado. Classi intere in quarantena. La variante Omicron sta contagiando in maniera esponenziale studenti e professori che insieme ai genitori si trovano in difficoltà sia per effettuare il tampone sia per avere i risultati.
Quasi impossibile prenotare il tampone molecolare, file sterminate alle farmacie, green pass e certificati di guarigione che non arrivano. Ore e ore al telefono per sbrogliare tutte le variabili possibili.
Nonostante i problemi di connessione (quando non li ha la scuola, li ha lo studente e viceversa), nonostante le difficoltà dei docenti nella gestione delle lezioni, la famigerata Didattica a Distanza resta l’unica possibilità per gli studenti di seguire le lezioni.
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