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Niente DaD: il Governa orientato per il ritorno in presenza a scuola dopo le vacanze natalizie

Al momento il Governo ha deciso di non attivare la Dad, nonostante l'impennata di contagi causati dalla variante Omicron

Fonti governative affermano che non sarà rimandata l’apertura delle scuole dopo le vacanze di Natale. Mercoledì 5 gennaio si riunisce il Consiglio dei Ministri, ma sul tavolo delle proposte non c’è la DaD.

Nonostante la variante Omicron stia facendo aumentare in modo esponenziale i contagi, resta confermata la data del 10 gennaio per il ritorno degli studenti a scuola come Mario Draghi, nel corso della conferenza di fine anno, aveva assicurato .

Il governatori di Toscana e Campania, Eugenio Giani e Vincenzo De Luca sarebbero invece stati d’accordo nel rimandare il rientro a scuola di una ventina di giorni, dato l’altissimo numero di contagi. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio invece afferma che : «La scuola è un tema delicato, vogliamo garantirla come abbiamo sempre fatto dal primo giorno della pandemia-spiega- È legata ai colori e agli automatismi che vengono previsti dal decreto del governo. Quindi attendiamo dalla riunione del Consiglio dei ministri prevista per il 5 gennaio di avere indicazioni chiare».

Smentita dalla Regione Lazio la notizia che annunciava un’ordinanza per avviare la didattica a distanza nelle scuole statali superiori del Lazio fino al 18 gennaio.

I presidi prendono posizione sulla Dad solo per non vaccinati: «Era stato annunciato che sarebbero stati organizzati hub per fare tamponi agli studenti in vista della riapertura delle scuole- dice il capo dell’associazione nazionale presidi Antonello Giannelli – Sarebbe questa la misura da attuare, la cosa migliore dopo le feste, ma a pochi giorni dalla riapertura non ne abbiamo contezza. Noi come Anp siamo contrari a mettere in Dad i ragazzi non vaccinati perché sarebbe una discriminazione. Se la proposta è questa o rimandare gli ingressi vuol dire che la scuola farà le spese di una serie di mancanze. Di questo passo si rischia la distruzione del settore».

#Dad #scuola #Omicron

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