
Quello 2021 è stato uno degli anni più caldi di sempre: ed è allarme clima. Bombe d’acqua, grandinate, trombe d’aria, bufere di neve, caldo a Natale, alluvioni. L’Italia subisce particolarmente i cambiamenti climatici.
Coldiretti, sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) in riferimento alle temperature quasi primaverili registrate a Capodanno, afferma che “Sono evidenti gli effetti del cambiamento con il 2021 che fa segnare una temperatura superiore di 0,74 gradi rispetto alla media storica, ponendosi al nono posto tra i più caldi mai registrati”.
E le conseguenze si ripercuotono sull’agricoltura, sottolinea Coldiretti “È terminato un anno fortemente segnato dai cambiamenti climatici che ha fatto salire il bilancio dei danni nelle campagne a causa di un inverno bollente, il gelo in primavera ed una estate divisa tra caldo africano e violenti temporali, che hanno continuato a colpire città e campagne in autunno”.
Dalle indagini svolte, in Italia risulta un aumento della temperature nel 2021 di 0,74 gradi rispetto alla media storica, un aumento di 1,2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, mentre il limite fissato dal G20 all’aumento della temperatura media sulla terra è di 1,5 gradi. La tendenza all’aumento è di 2,7 gradi.
Allarmanti sono i dai al livello mondiale: il 75% del suolo è degradato, nel nostro paese il 20% del suolo è a rischio desertificazione, in 50 anni si sono persi 5 miliardi di metri cubi d’acqua e sono scomparsi 2 km² del ghiacciaio dell’Adamello.
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