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Finte vaccinazioni per falsi green pass: medico no-vax arrestato. 19 indagati

Il dottore non riceveva soldi ma

Medico no vax dell’Abetone arrestato per aver rilasciato falsi green-pass. Il dottore, Federico Calvani, che esercita nella zona di Abetone Cutigliano, Marliana e San Marcello Pistoiese, è un convinto sostenitore anti vaccino. Con lui sono finite per essere indagate anche 19 persone.

Secondo quanto si legge nella nota della Procura di Pistoia, che coordina le le indagini, il medico è fortemente indiziato di aver certificato vaccinazioni mai avvenute per far ottenere il green pass a persone che non ne avevano diritto e residenti a Pistoia, Lucca, Prato, Pisa e Firenze e tra questi due minorenni. E’ questa l’accusa che ha portato agli arresti domiciliari il medico da parte dei carabinieri di Prato e del Nas di Firenze

A coordinare le indagini è la Procura di Pistoia che ha disposto l’ordinanza di custodia cautelare e ha disposto il sequestro preventivo delle certificazioni poste sulla piattaforma ufficiale del Sistema sanitario regionale per evitare che vengano utilizzate.

A dare il via alle indagini era stata la segnalazione di una mamma, raccolta dai militari della Stazione Carabinieri di Prato, preoccupata della possibilità che il figlio, a suo dire vaccinato in maniera falsa da un medico, si potesse ammalare di Covid-19. Una segnalazione che avvalorava alcuni monitoraggi di controllo in sede amministrativa costantemente effettuati dal Nas Carabinieri toscano che avevano fatto emergere il sospetto circa l’esistenza di anomalie nelle registrazioni

I controlli e le denuncia della mamma hanno consentito alla Procura della Repubblica di Pistoia di avviare un’attività di approfondimento investigativo che con l’auto della Compagnia Carabinieri di Prato e del N.A.S. Carabinieri dì Firenze,- permetteva di indagare il medico, nei cui confronti venivano acquisiti gravi indizi circa l’inserimento nel sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva (S.I.S.P.C.) della Regione Toscana, su richiesta di taluni propri assistiti, di falsi dati attestanti vaccinazioni per la prevenzione da Covid-1 9, mai avvenute;. Questo per ottenere il rilascio delle certificazioni verdi “Green Pass” mediante accesso alla piattaforma del Ministero della Salute.

Come specifica la Procura di Pistoia, il medico è indagato anche per le ipotesi di peculato (per la presunta dispersione di vaccini, ricevuti dal sistema sanitario ma di fatto non inoculati), di truffa al Servizio Sanitario Nazionale (poiché sospettato di aver percepito indennità aggiuntive per ogni vaccinazione falsamente registrata), nonché di omissione di atti d’ufficio (poiché sospettato di non aver proceduto alle prescrizioni dei previsti tamponi ai propri assistiti presumibilmente contagiati da Covid-19).

Le complesse indagini che hanno incrociato dati documentali provenienti dalle banche dati e dalle fonti aperte e supportate sia dalle dichiarazioni di persone informate sui fatti, sia da riscontri video/tecnici, hanno fatto arrivare a ritenere che il medico, pur non percependo denaro o altre utilità dai propri assistiti per effettuare le false registrazioni, agisse comunque per convinzioni personali circa la presunta inutilità del vaccino anzi Covid-19.

L’indagine, commenta il Procuratore della Repubblica di Pistoia Tommaso Coletta, ha fatto emergere condotte di estrema gravità in un periodo di particolare diffusione pandemica a livello nazionale e di accesa emergenza sanitaria anche in ambito toscano, ed ha evidenziato condotte illegali che, se non opportunamente bloccate e stigmatizzate, rischierebbero di minare gravemente la credibilità e la fiducia dei cittadini nei confronti del sistema sanitario.

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