
Totale contrarietà all’introduzione del pedaggio sulla Fi-Pi-Li per i mezzi pesanti. E’ quanto hanno ribadito in conferenza stampa Cna Fita e Confartigianato Imprese Toscana alla quale sono intervenuti il Presidente CNA Toscana Luca Tonini, il Presidente di Confartigianato Toscana Luca Giusti ed il Presidente CNA Fita Toscana Michele Santoni.
L’ associazione si scaglia contro la delibera regionale che, tra le misure per far fronte alla nascita della Società Toscana Strade, considera anche un pedaggio dei mezzi pesanti.
“Rimaniamo per l’ennesima volta sbalorditi dalle dichiarazioni del Governatore toscano Eugenio Giani e dalla volontà della Giunta Regionale” – 𝐝𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚 𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐞 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐂𝐍𝐀 𝐅𝐈𝐓𝐀 𝐓𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚.
Quella contro il pedaggio dei mezzi pesanti è una battaglia che l’Associazione sta portando avanti da mesi, sia nei confronti della Regione che di altri soggetti. Risale infatti a pochi giorni fa la contrarietà espressa contro la previsione del DL Infrastrutture che concede ad ANAS la possibilità di creare una società in house per le infrastrutture di sua gestione, rendendole a pagamento.
Relativamente alla #FiPiLi , si è più volte richiesto un confronto con la Regione Toscana per affrontare la questione, senza tuttavia 𝙢𝙖𝙞 𝙖𝙫𝙚𝙧 𝙖𝙫𝙪𝙩𝙤 𝙧𝙞𝙨𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙞.
Se la strada del confronto, che CNA sempre predilige, continuerà a non essere percorribile per una chiusura politica al dialogo, allora si impiegheranno altri mezzi per far sentire la voce della categoria.
CNA FITA Toscana non è disposta ad accettare decisioni che minano la sopravvivenza di un intero comparto economico: i mezzi pesanti sono pronti a scendere in piazza per manifestare la loro contrarietà ad essere i finanziatori di società pubbliche per la gestione di una infrastruttura.
La volontà del Governatore e tutta la Giunta Regionale di prevedere un pedaggio nei confronti di una sola categoria produttiva per di più vitale per l’economia, è un’ingiustizia che dimostra anche una mancanza di visione politica nei confronti delle infrastrutture, considerate come mero costo di bilancio e non come strumento di sviluppo di un territorio.
Si è ribadito ormai troppe volte che i mezzi pesanti percorrono la superstrada non per convenienza, come erroneamente spesso pensano gli amministratori, ma per soddisfare le necessità degli insediamenti produttivi che nel corso degli anni si sono sviluppati lungo la SGC e che quotidianamente hanno bisogno di ricevere e spedire merce.
Per le imprese rappresentate, che non si sono mai fermate durante la pandemia e che, piaccia o no, sono indispensabili al tessuto economico regionale, il pedaggio sulla Fi-Pi-Li comporterebbe un danno economico insostenibile specialmente in un momento delicato come l’attuale.
L’ Associazione è sempre stata propositiva nei confronti della Regione, mettendosi a disposizione per trovare soluzioni condivise. Tuttavia, se questa non sarà disposta ad ascoltarci ed andrà avanti nella direzione annunciata, troverà davanti a sé un mondo lavorativo che 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐝 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐥𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚.
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