Da San Donato in Poggio a Gibilterra a difendere i colori dell’Italia ai Mondiali di freccette. Niccolò Galgani, ha soltanto 13 anni, è studente di terza media a Tavarnelle, ma ha scoperto un vero talento: quello per il lancio dei dardi.
Lo ha scoperto per colpa del lockdown. «Ero un calciatore, giocavo nel Tavarnelle. Poi l’anno scorso, con il Covid e il lockdown, gli allenamenti vennero sospesi. Non sapevo come passare il tempo, che fare. E allora con babbo abbiamo iniziato a giocare a freccette».
In queste ore Niccolò Galgani è con la Nazionale under 16 al Campionato che si disputerà questa settimana e che vede opposte 20 nazioni. Il sogno è di riuscire a conquistare l’accesso alla finalissima di Londra del 18 dicembre in concomitanza con il campionato mondiale dei professionisti di freccette.
Come spiega il babbo Alessio Galgani «Invece di passare le ore davanti alla playstation o al telefonino, siamo scesi in garage e abbiamo rispolverato questo gioco. All’inizio quasi senza crederci, erano più i buchi nel muro che quelli nel bersaglio. Poi Niccolò ci ha preso la mano, ha iniziato a fare punti. Niccolò ha fatto tutto da autodidatta, senza nessuna società senza nessun tecnico, tutto da solo, tutto in casa».
Al primo campionato al quale ha partecipato, quello di serie C che si è svolto a distanza in videocollegamento attraverso il telefonini, Niccolò è arrivato primo. Adesso gareggia nella serie B ed è al secondo posto. Durante una gara di campionato, Niccolò è stato notato dal presidente Paolo Pesce, da qui la convocazione in nazionale.
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