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«Abbiamo inviato una richiesta di chiarimenti all’ARPAT, USL, Sindaco, consiglio comunale, per un travaso di tino alla distilleria Deta nella notte del 24 ottobre alle 3. A tutt’oggi non abbiamo avuto alcuna risposta». E’ quanto afferma il Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d’Elsa.
«Dal video un tino della distilleria sembrava bollisse e dal coperchio fuoriusciva un liquido. Abbiamo formulato tre domande. Vogliamo conoscere cosa era il liquido che fuoriusciva copiosamente dal serbatoio, che tipo di liquido, se pericoloso per la salute dei cittadini e dei terreni circostanti ma anche a cosa era dovuta la fuoriuscita? Può risuccedere? Infine, se dovesse riaccadere (ipotizzando che possa essere stata una forte ebollizione), in caso si ripetesse e perdurasse: il liquido può invadere la strada e il territorio circostante la Val D’Elsa? L’impianto o il tino, (non siamo esperti e non conosciamo il contenitore) potrebbe esplodere per la forte pressione»?
Vista la mancanza di reazioni, Comitato ritiene che «queste problematiche siano state probabilmente non ben comprese nella reale portata».
Di recente il Comitato aveva sollevato il problema relativo all’aumento di traffico dei mezzi pesanti lungo la strada 429 diretti alla distilleria.
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