L’apertura del McDrive in quella terra di limite tra Poggibonsi e Barberino Tavarnelle scatena anche una guerra politica. Con il Pd poggibonsese che si scaglia contro quello oltreconfine.
«Scelte anacronistiche e unilaterali che il Comune di Barberino Tavarnelle assume e che gravano invece in tutto e per tutto sulla nostra comunità e su tutto il territorio». Così il Partito Democratico di Poggibonsi, con la segretaria Lore Lorenzi, sostiene la posizione del sindaco David Bussagli che ha espresso contrarietà rispetto al progetto di apertura di un McDrive da parte dell’amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle ma nell’area di confine tra i due Comuni,

«Un ulteriore insediamento in una zona di confine già fortemente stressata per le scelte urbanistiche perseguite principalmente proprio dalle Amministrazioni di Barberino negli anni e decenni scorsi», dice Lorenzi. «Scelte di cui sarebbe ancora la nostra comunità a subire le conseguenze in termini di carico urbanistico ma anche di viabilità visto che la strada di accesso e passaggio da parte dei futuri clienti risulta essere stretta, non più di quattro metri. Anche altre sono le criticità e basti pensare alle conseguenze dal punto di vista economico per gli esercizi locali. Viene da chiedersi in maniera provocatoria perché non collocare il McDrive a ridosso del centro di Barberino Tavarnelle, in mezzo al Chianti, e non a ridosso della nostra città».
«Qui il problema non è il McDrive – dice la segretaria – il problema è un atteggiamento privo di collaborazione e condivisione su scelte che impattano sul nostro territorio perché frutto di una specifica progettualità. Una progettualità che prevede consumo del suolo e una urbanizzazione ad ogni costo senza tener conto di questioni legate al rispetto ambientale che vuol dire rispetto delle generazioni future e del loro sacrosanto diritto a vivere in spazi sostenibili e non invece cementificati. Sono temi fondamentali per il nostro partito e sono temi fondamentali dell’agenda politica ad ogni livello».
«Temi – dice – sui quali le Amministrazioni dovrebbero fare proposte, discutere e condividere progetti in grado di favorire un impatto minimo in termini di urbanizzazione a vantaggio del ripristino di edifici per contenere il consumo di suolo. Temi che, ancor più quando riguardano un’area di confine, hanno bisogno di collaborazione nei fatti e non soltanto a parole».
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