
L’ Associazione Sindacale F.I.S.I. (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali) ha proclamato “lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati ad oltranza dalla mezzanotte del 15 ottobre alla stessa ora del 20 ottobre”.
Lo sciopero del 15 ottobre è contro l’obbligo del green pass e soprattutto contro l’obbligo di esibizione del certificato verde per operare nei contesti di contatto con il pubblico. La mobilitazione nasce dalla volontà di chiedere la revoca di tutte le sospensioni per il personale sanitario non vaccinato.
La Commissione di Garanzia ha chiesto la revoca dello sciopero per il “mancato rispetto della regola della rarefazione oggettiva, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della legge n. 146 del 1990 e successive modificazioni”.
Lo sciopero paralizzerebbe l’Italia a cominciare dalla scuola, in un momento davvero delicato. Il blocco riguarderebbe molti settori produttivi e la Commissione di Garanzia ha evidenziato la non conformità di tale provvedimento dal momento che sarebbe soggetto alle disposizioni in materia di limiti di durata previsti dalle singole discipline di settore, e a quelle in materia di divieto di concomitanza tra astensioni riguardanti servizi alternativi.
La F.I.S.I però ha confermato lo sciopero. La data dell’inizio dello sciopero, cioè il15 ottobre, coincide con l’introduzione del Green Pass per i lavoratori del pubblico e del privato. Una paralisi di 5 giorni non rispetta la norma che impone la distanza di almeno 10 giorni da un altro sciopero generale, anche di altre organizzazioni, in questo caso quello di lunedì 11 ottobre.
Lo sciopero riguarderà tutti i lavoratori pubblici e privati, liberi professionisti e avrà riflessi anche nel settore sanitario.
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