L’arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia celebra San Gennaro e rivolge una preghiera al piccolo Samuele, il bimbo di 3 anni morto venerdì in via Foria. “Ieri mi sono recato a casa di Samuele per abbracciare i suoi genitori, e mi fermo un attimo e chiedo a tutti voi di fare altrettanto, di pregare per questi genitori e di abbracciarli, perché hanno bisogno di questa preghiera e della nostra vicinanza”, questo l’accorato appello dell’arcivescovo.
Il silenzio e poi la preghiera per i genitori del bimbo di 3 anni morto dopo un volo dal balcone. Il miracolo dello scioglimento del sangue di San Gennaro e la tragedia che ha strappato la vita al bimbo: il prodigio divino e un atto diabolico di un uomo.
Don Mimmo Battaglia ha parlato della grande sofferenza dei genitori del piccolo Samuele: i parenti hanno un negozio sotto il palazzo ed hanno visto in diretta la morte di Samuele. Carmen, la mamma del bimbo, incinta del secondo figlio (ottavo mese di gravidanza) si era allontanata dalla stanza dove si trovava il figlio e in casa c’era anche Mariano Cannio, 38 anni incensurato, ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio volontario del bimbo. L’arrestato, che avrebbe documentati problemi psichici, ha respinto ogni accusa.
Il Cannio è un collaboratore domestico. Sembra che un video su Tik Tok mostri che il bambino aveva già ascoltato la minaccia “Ti getto giù”. Lunedì l’udienza di convalida dell’indiziato. I genitori chiedono ai media di non pubblicare più foto del bambino.
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