Nuove norme dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021. Obbligo del certificato verde per tutti i lavoratori che si recano a lavoro. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’unanimità al nuovo decreto legge. “È un decreto per continuare ad aprire il Paese”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi. In mancanza del green pass è prevista la sospensione dello stipendio, ma non il licenziamento. I datori di lavoro devono controllare il possesso della certificazione, anche a campione, pena multe anche per da 400 a 1000 euro. Se invece verranno trovati sul posto di lavoro senza il passaporto vaccinale – per essere, per esempio, entrati sfuggendo ai controlli – allora per loro scatterà anche la multa da 600 a 1.500 euro.
Prezzi calmierati per i tamponi, gratis solo per chi non può fare il vaccino. Si parla di 8 euro per minorenni e 15 per adulti. Sulla richiesta del ministro Giancarlo Giorgetti di estendere la validità del tampone, il ministro della Salute Roberto Speranza annuncia che, dopo parere del Cts, “il governo ha già dato parere favorevole a un emendamento che allarga la validità del test a 72 ore solo se molecolare, non antigenico”. Quindi quest’ultimo rimane valido per 48 ore.
Nella bozza del decreto si legge dunque che il certificato verde è obbligatorio per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il personale delle Autorità amministrative indipendenti, comprese la Commissione nazionale per la società e la borsa e la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, la Banca d’Italia, gli enti pubblici economici e gli organi di rilievo costituzionale. La norma è estesa anche ai volontari e ai lavoratori esterni. Anche i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice” dovranno rispettare l’obbligo del Green pass per accedere nei luoghi di lavoro.
Secondo dati del governo, 13,9 milioni di lavoratori hanno già il Green pass, 4,1 milioni ancora non lo hanno: l’obbligo riguarderebbe dunque in totale circa 18 milioni di persone. Secondo i dati del commissario Figliuolo, inoltre, saremmo vicini alla “immunità sociale”: accelerare ora sul Pass nei luoghi di lavoro, serve ad avvicinarsi in 3 o 4 settimane a un “punto di sicurezza”, entro la metà di ottobre arrivare alla vaccinazione completa di 44 milioni di persone, l’81,7% della platea.
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