Il green pass diventa obbligatorio per accedere a tutti i luoghi di lavoro. E’ quanto ha deciso il governo dopo l’incontro di ieri sera con i sindacati. L’obbligo scatta da metà ottobre quando occorrerà essere vaccinati, aver fatto un tampone o essere guariti dal Covid, per entrare in uffici pubblici e privati.
Il premier Mario Draghi tiene a precisare che la scelta è dettata dal volere raggiungere entro un un mese almeno la soglia ‘di sicurezza’ dell’80% di vaccinati. Ma spiega anche che non si tratta di un «’obbligo di vaccinazione».

La decisione implica, tuttavia come espressamente previsto, il divieto di licenziare, recependo una preoccupazione sindacale. Ad oggi, secondo dati del governo, 13,9 milioni di lavoratori ha già il Green pass, 4,1 milioni ancora non lo ha: l’obbligo riguarderebbe in totale, quindi, circa 18 milioni di persone.
Secondo i dati del commissario Figliuolo, inoltre, saremmo vicini alla “immunità sociale”: accelerare ora sul Pass nei luoghi di lavoro, serve ad avvicinarsi in 3 o 4 settimane a un “punto di sicurezza”, entro la metà di ottobre arrivare alla vaccinazione completa di 44 milioni di persone, l’81,7% dei cittadini.
Intanto l’Aula del Senato ha dato il via libera al primo decreto legge Green pass che estende l’uso della carta verde per ristoranti, spettacoli e competizioni sportive, mostre, piscine, palestre e proroga lo stato di emergenza nazionale fino al 31 dicembre.
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