
Francesco Broccolo
Una ricerca coordinata dall’Università giapponese di Kyoto ha scoperto che la variante Mu, identificata per la prima volta in Colombia nel gennaio 2021, presente in 39 Paesi è altamente resistenti sia agli anticorpi generati dall’infezione naturale con il virus originario, quello di Wuhan, sia a quella indotti dai vaccini.
In particolare si è osservato che la variante Mu è 12,4 volte più resistente rispetto ai sieri dei convalescenti e 7,5 volte rispetto a quelli degli individui vaccinati. Gli esperimenti che hanno permesso di giungere a queste conclusioni sono stati condotti utilizzando la tecnica degli pseudovirus, spiega il virologo Francesco Broccolo, dell‘Università di Milano Bicocca. «E’ stata cioè utilizzata solo la proteina Spike della variante Mu e delle altre varianti con le quali è stata confrontata. In questo modo si evita di utilizzare il virus intero, che sarebbe pericoloso», ha osservato l’esperto.
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